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Il mulino rinascimentale

Socchiudiamo per un istante gli occhi. Immaginiamo la ruota di un mulino che gira, mossa dal vento o dalla corrente di un fiume, i campi avvolti nel silenzio, il grano che lentamente si trasforma in farina… Narratum di un vissuto precedente, ricchezza di una realtà odierna.

Nel Cinquecento Treviso era il granaio della superlativa Venezia, la Dominante. Centinaia di mulini giacevano disseminati qua e là tra le colline e la pianura. Qui si macinavano le granaglie per produrre la farina destinata alla Serenissima o si maceravano i panni, segnando l’economia e la cultura della nostra gente.

A San Bartolomeo di Breda di Piave, lungo le sponde del fiume Meolo, sorge il nostro molino che il progetto Euromills ha individuato fra i più significativi in Europa. L’opificio è stato edificato grazie ad un’antica concessione del 19 agosto 1564 accordata dalla Repubblica Veneta.

Nel corso dei secoli si sono succeduti diversi proprietari che hanno mantenuto in funzione il mulino fino al 1966, dando un importante impulso all’attività produttiva del paese denominato anticamente Villa del Bosco.

Il “gigante di mattoni” è entrato in nostro possesso nel 2004 e ci ha visti immersi nella sua trasformazione per quattro lunghi e intensi anni, ricchi di mirabolanti avventure.

RosaRosae